Articolo comparso sulla Rivista Qualità n°3 del 2014
firma Egidio Cascini
Chi si occupa di qualità deve riferirsi, in un modo o nell’altro, a delle cose, tangibili o intangibili che siano.
Il taglio sistemico e normativo degli ultimi 30 anni, che ha fornito una nuova visione prospettica delle cose, non può assolutamente sostituire la definizione e la misura di una grandezza in grado di stabilire oggettivamente la qualità di un oggetto.
Nel nostro caso la situazione attuale è davvero molto delicata, perché coloro che si accingono a entrare nel mondo della qualità non trovano nessun riferimento culturale della visione quantitativa di una cosa.