Articolo comparso su Qualità n°2-2013
firma F. Trifiletti
Il fattore “Qualità” – in particolare nel settore agroalimentare – è sempre stato un importante terreno di confronto in Italia e in Europa per determinare le strategie di politica economica, favorire la competitività delle imprese e stimolare una crescita dei consumi non disgiunta dagli obiettivi di sicurezza e protezione del la salute. L’accreditamento, che si fonda sul principio della terzietà, si è imposto gradua lmente nei sistemi nazionali di valutazione della conformità, volti ad assicurare la qualità dei prodotti e dei processi, per rispondere al bisogno di fiducia di produttori, distributori, utenti e consumatori in un mercato sempre più dinamico e globalizzato. Dopo oltre 20 anni di operatività in Europa ai sensi delle norme internazionali volontarie della serie ISO/IEC 17000, infatti, l’accreditamento ha ricevuto un riconoscimento formale con il Regolamento (CE) n. 765/2008, affermandosi a buon diritto come istituto comunitario, in grado di fornire un’autorevole e indipendente attestazione della competenza, dell’imparzia lità e dell’ integrità degli organismi di valutazione della conformità. Oggi, nel settore agricolo e agroal imentare, la “certificazione accreditata” è uno strumento consolidato, sia in ambito volontario che regolamentato, in cu i possono riporre fiducia le istituzioni, le imprese e i consumatori. In particolare in questo settore, infatti, è fondamentale che i prodotti IIcertificatili garantiscano effettivamente un livel lo quali tativo superiore, contestualmente ad aspetti essenziali, quali sicurezza, salubrità, igiene, valore nutritivo, ma anche a valori di crescente rilevanza e diffusione, come sostenibilità e mantenimento delle tradizioni locali e della coesione territoriale. In Italia, il sistema di valutazione della conformità in ambito agroalimentare è controllato da ACCREDIA, l’ente nazionale riconosciuto dal Governo ai sensi del Regolamento n 765 per accreditare, tra gli altri, gli organism i di certificazione di prodotti e sistemi di gestione, gli organismi di controllo, i laboratori di prova per la sicurezza degli alimenti . Un numero crescente di organi zzazioni pubbliche e private, tra cui i grandi players industriali, ha colto anche il valore della certificazione come garanzia delle relazioni BtoB e ha contribuito a diffondere i concetti di qual ità e sicurezza associate al marchio, anche nella percezione del consumatore. Per le imprese, l’accreditamento è un pJus competitivo, che consente di rafforzare la credibilità della propria offerta su l mercato. Il possesso di una certificazione a marchio ACCREDIA garantisce inoltre il ri conoscimento delle proprie competenze a livel lo europeo e mondiale, perché fun ziona come un “passaporto” negli scambi internazionali, esentando il tito lare dal sottoporre a ulteriori test di conformità il proprio prodotto, servizio o la propria professionalità. Per le imprese, gli strumenti offerti dalla valutazione della conformità si possono tradurre anche nell’opportunità di accedere a finanziamenti pubblici, di beneficiare di semplificazioni am mini s~ rative e di sgravi fiscali, nei casi riconosciu ti dalle legislazion i nazionali e dalle normative locali che prevedano forme di riduzione dei controlli e degli oneri amministrativi, come la Legge n. 133/2008 Disposizioni urgenti per lo svi luppo economico, lo Statuto delle Imprese Legge n. 180/2011, la Legge cd. “Semplifica Italia”. Dal punto di vista dei vantaggi per le Pubbliche Amministrazioni, inoltre, l’Ente di accreditamento, operando sia nel settore volontario che in ambito cogente, è di supporto alle istituzioni, che possono controllare agevolmente gli operatori del mercato. Il tutto senza costi aggiuntivi per il bi lancio pubblico, con l’efficacia ed efficienza operativa di un ente competente, preposto in via esclusiva a questa attività.