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Energia, proposta di un modello di gestione attraverso il MePA FREE e le Convenzioni per la fornitura di utility

efficienza energeticaIl 23 marzo 2017, all’interno del Convegno Accredia-ENEA, CONSIP ha presentato il primo Quaderno del 2017.

Negli ultimi decenni, a livello energetico, si è assistito ad una rapida transizione verso l’utilizzo di fonti di energia primaria meno impattanti dal punto di vista ambientale e ad una decisa crescita del ricorso alle fonti energetiche rinnovabili ( low carbon society ). Difatti, oggi, l’affermazione delle fonti rinnovabili è ormai una realtà, le forniture si sono spostate verso combustibili a basso tenore di carbonio e con lo shale gas gli USA sono tornati ad essere un paese esportatore dopo oltre 50 anni. Alcuni Paesi però, sono stati solo marginalmente toccati da questa rapida evoluzione con la conseguenza che si è ampliata la disomogeneità, presente su scala mondiale, in termini di produzione ed uso dell’energia: ancora oggi il 20% della popolazione mondiale consuma circa il 50% dell’energia prodotta e una persona su cinque non ha ancora accesso all’energia elettrica. L’ International Energy Agency (IEA) nel World Energy Outlook 2015 (WEO 2015) 1 prevede che l’India, e altri Paesi non-OCSE 2 a seguito del loro sviluppo consentiranno a miliardi di persone di migliorare le proprie condizioni, determinando così il più grande aumento collettivo del tenore di vita della storia mondiale. Fattore, questo, che contribuirà a definire una nuova domanda di cibo, trasporti, elettricità, abitazioni, scuole, ospedali e imprese, necessaria a soddisfare le innumerevoli nuove esigenze. Tutto ciò significherà una vita migliore per moltissime persone. Si genererà una nuova domanda energetica sia per utilizzi personali (carburante per le auto ed energia elettrica per le abitazioni), sia per consumi indiretti (utilizzo di edifici pubblici, i trasporti commerciali e gli usi industriali).

Affinché nei Paesi più industrializzati i consumi energetici possano rimanere stabili nei prossimi anni, anche in presenza di una crescita (ancorché contenuta) delle loro economie, è indispensabile attivare una serie di azioni di pianificazione, in grado di rendere il sistema energetico maggiormente efficiente ed in grado di soddisfare la maggior richiesta di energia.

Anche la Pubblica Amministrazione italiana si sta preparando a questo nuovo scenario, evolvendo la legislazione nazionale secondo le Direttive europee, che la indicano come faro-guida per la diffusione nel nostro Paese delle misure di efficientamento energetico. Purtroppo non sempre la Pubblica Amministrazione risulta avere le competenze per seguire e comprendere questo processo e la gestione degli aspetti energetici viene in molti casi vista non come un’opportunità, ma come un ulteriore aggravio che il legislatore riversa sulle singole Amministrazioni.

Il presente lavoro si pone l’obiettivo di presentare e descrivere una serie di strumenti disponibili per aiutare la Pubblica Amministrazione nella gestione dei propri consumi di energia, agevolandone il compito di promotore sul territorio nazionale dell’uso di fonti rinnovabili e dell’efficientamento energetico.

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