Nel corso della riunione del Tavolo “Studi legali” svoltasi a Milano lo scorso 19 giugno, è stato approvato il progetto di prassi di riferimento UNI dal titolo “Studi legali – Principi organizzativi e gestione dei rischi connessi all’esercizio della professione“.
Il documento, frutto della collaborazione tra UNI e ASLA (Associazione Studi Legali Associati) individua i principi e i criteri per la gestione in forma organizzata degli Studi legali.
L’attività di elaborazione della prassi di riferimento, coordinata da UNI, ha visto il contributo degli esperti di ASLA e del sistema UNI. Il progetto è ora sottoposto alla fase di consultazione pubblica, con scadenza 4 settembre 2017, al fine di raccogliere osservazioni da parte del mercato.
La prassi di riferimento è concepita per essere applicabile agli Studi legali di qualunque dimensione e forma giuridica. Essa ha come obiettivo quello di fornire agli Studi legali dei validi ed attuali criteri di riferimento per la gestione organizzata, razionale e verificabile della propria attività professionale al fine di promuovere l’organizzazione come requisito necessario per una gestione corretta ed efficace di uno Studio, favorire la diffusione della normazione volontaria nel settore dell’Avvocatura, assistere nell’individuazione delle principali aree di rischio inerenti la professione definendo le azioni dirette a contenere i rischi che debbono essere misurabili nel tempo.
Si ricorda che le prassi di riferimento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.
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Fonte: UNI