Delle 130 mila certificazioni per i sistemi di gestione qualità e ambiente presenti nel mondo nel settore delle costruzioni, circa 27 mila riguardano aziende italiane. Il settore degli appalti pubblici genera nel nostro Paese un volume di affari di 111,5 miliardi di euro. Cifre importanti intorno a un settore strategico per l’economia nazionale, che nel 2016 è stato completamente ridisciplinato con il recepimento delle direttive europee dando così vita a un nuovo Codice Appalti. E che ha visto una svolta importante: il requisito dell’accreditamento. Con la nuova normativa infatti, gli organismi e i laboratori che svolgono il servizio di valutazione della conformità verificano che gli operatori economici abbiano le “qualità” per partecipare ai bandi e i prodotti e servizi richiesti da quest’ultimi siano anch’essi di qualità.
Un ulteriore riconoscimento al sistema dell’accreditamento che in Italia è svolto da Accredia la quale, fino ad oggi, ha accreditato rispettivamente 105 (secondo la norma UNI EN ISO 9001) e 28 (secondo la norma UNI EN ISO 14001) organismi di certificazione nel settore delle costruzioni. E che al miglior funzionamento del sistema degli appalti pubblici ha dato il suo contributo attraverso la definizione delle Linee guida per supportare le stazioni appaltanti.
Vediamo di cosa si tratta insieme a Roberto Cusolito, Presidente del Comitato di Indirizzo e Garanzia di Accredia che ha curato questo documento.
Qual è il valore aggiunto delle certificazioni e delle prove di laboratorio accreditate nei bandi pubblici, per la Pubblica Amministrazione, per le aziende e i consumatori con il riferimento?
L’approvvigionamento di beni e servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni e dei grandi committenti avviene oramai in maniera prevalente tramite bandi di gara, che spesso sono emessi utilizzando le piattaforme informatiche delle stazioni appaltanti. I criteri di selezione degli offerenti e della qualifica di quanto commissionato sono pertanto maggiormente difficoltosi.
Imporre nei propri bandi di utilizzare servizi di aziende certificate, acquistare prodotti certificati e regolarmente marcati CE, effettuare prove e tarature presso laboratori accreditati, fornisce a tutta la filiera, dall’acquirente fino al consumatore utente finale, una sicurezza sul rispetto delle regole, proprio grazie alle attività di accreditamento di Accredia.
Accredia ha pubblicato la nuova edizione delle Linee guida “I riferimenti all’accreditamento e alla certificazione nelle richieste di offerta e nei bandi di gara”, a cui ha lavorato il Comitato di Indirizzo e Garanzia di Accredia che lei presiede. Una guida pratica per supportare le stazioni appaltanti. Ci può sintetizzare i punti salienti di questo documento ?
Si è ritenuto opportuno, inizialmente per i casi di più frequente utilizzo, mettere a disposizione degli schemi che forniscano alla stazione appaltante le corrette indicazioni su quali requisiti, legati all’accreditamento, inserire nel bando di richiesta di offerta, al fine di essere certi che i potenziali appaltatori siano dotati degli opportuni accreditamenti o certificazioni per svolgere il lavoro.
Forte attenzione è stata dedicata alla diffusione di queste informazioni: Accredia, grazie alla natura dei propri soci, che rappresentano tutti i principali stakeholder, ha la possibilità di far conoscere queste Linee guida in primo luogo alle Pubbliche Amministrazioni socie dell’Ente, ma anche alle Associazioni di imprese di tutti i settori, agli Enti pubblici e ai consumatori stessi, sostenendo questa operazione anche con i propri strumenti di comunicazione.
Nei giorni scorsi anche ANAC ha deliberato per le stazioni appaltanti un Bando tipo per servizi e forniture riportando puntualmente i riferimenti all’accreditamento. Il vostro lavoro di formazione sta dando i suoi frutti?
E’ stato un risultato importante per tutto il sistema degli appalti. Scrivere disposizioni con riferimenti normativi puntuali aiuterà tutta la filiera, dalle stazioni appaltanti ai fornitori, a diminuire i margini di contestazione che è uno dei motivi principali che bloccano l’effettiva realizzazione dei bandi. D’altro canto ormai la normativa tecnica sta entrando prepotentemente nelle fonti di diritto e quindi conoscere le sue modalità di applicazione aiuterà il Legislatore a costruire un sistema più efficace.
In questo senso Accredia, ma anche UNIe CEI che sono gli enti italiani per la normazione tecnica, saranno sempre a supporto dell’Amministrazione per raggiungere tale obiettivo.
Fonte: Accredia