Valutazione e certificazione dei professionisti del Building Information Modeling (BIM): è il tema della prassi di riferimento UNI/PdR 78:2020 “Requisiti per la valutazione di conformità alla UNI 11337-7:2018 ‘Edilizia e opere di ingegneria civile – Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni – Parte 7: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle figure professionali coinvolte nella gestione e nella modellazione informativa’”, pubblicata oggi e frutto della collaborazione tra UNI e Accredia – Ente Italiano di Accreditamento.
Il documento è stato elaborato con l’obiettivo di fornire indicazioni applicative sulle modalità di valutazione e certificazione delle figure professionali del BIM, che secondo la norma UNI 11337 parte 7 sono le seguenti:
- gestore dell’ambiente di condivisione dei dati (CDE Manager)
- gestore dei processi digitalizzati (BIM Manager)
- coordinatore dei flussi informativi (BIM Coordinator)
- operatore avanzato della gestione e della modellazione informativa (BIM Specialist)
Proprio la norma UNI 11337-7 definisce i requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle figure professionali coinvolte nella gestione e nella modellazione informativa.
La UNI/PdR 78:2020 in quanto documento tecnico affianca a livello applicativo quanto già definito dalla norma e dà – tra i diversi aspetti illustrati – indicazioni sulla struttura dell’organizzazione che fornisce la valutazione di conformità, i requisiti della commissione esaminatrice o del grandparent (ovvero l’esaminatore qualificato). Per esempio, il grandparent deve dimostrare esperienza in ambito BIM avendo partecipato a progetti multidisciplinari o allo sviluppo e gestione della metodologia attraverso attività di consulenza.
Il documento, inoltre, fornisce in modo puntuale i requisiti di accesso che deve possedere il candidato per l’ammissione all’esame di certificazione per ognuna delle categorie di figure professionali del BIM, indicazioni sulle modalità d’esame e sulla conseguente valutazione, la durata della certificazione (ha validità di 5 anni), sulla sorveglianza annuale (il mantenimento è subordinato all’esito positivo della sorveglianza effettuata dall’organismo di certificazione) e sul rinnovo della certificazione.
Inoltre, la PdR 78:2020 sostituisce e integra la circolare informativa 08/2019 di Accredia, sviluppata per fornire indicazioni per l’accreditamento agli organismi di certificazione ai fini del rilascio di certificazioni di profili professionali relativi alle figure citate nella norma UNI 11337-7:2018.
“BIM è sinonimo di innovazione nel settore delle costruzioni – spiega il Presidente UNI Piero Torretta – E’ un nuovo sistema di gestire le informazioni durante tutte le fasi del processo (dalla ideazione-progettazione alla realizzazione, dall’uso del bene sino alla fine della vita utile) in modo collaborativo ed integrato. Questa prassi di riferimento – elaborata in collaborazione con Accredia – è dedicata in particolare alla valutazione di conformità dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza dei profili professionali in grado di gestire la metodologia BIM, in base a quanto stabilito dalla parte 7 della norma UNI 11337“.
“La norma – conclude Torretta – è strutturata in diverse parti e, oltre a porsi come riferimento italiano per la digitalizzazione del settore costruzioni per il suo linguaggio condiviso e affidabile in tutto il mercato aperto, rappresenta uno strumento utile per aiutare i progettisti, i produttori e le imprese ad inserirsi in contesti più ampi rispetto a quello nazionale“.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto con UNI – afferma Giuseppe Rossi, Presidente di Accredia – che andrà a beneficio di tutti: dagli Organismi, ai professionisti, al mercato e ai cittadini in generale. Anzitutto gli Organismi, che potranno ora rilasciare certificazioni BIM avendo come unico riferimento norma e prassi UNI, che assicureranno omogeneità per tutti. In più, i professionisti interessati che, decidendo di farsi certificare, potranno valorizzare le proprie competenze e capacità, aumentando competitività e reputazione, in un mercato sempre più innovativo e alla ricerca di figure qualificate. Ad essere avvantaggiate – conclude Giuseppe Rossi – sono anche le società, di ingegneria o di architettura e le stazioni appaltanti, che avranno così la possibilità di rivolgersi ad una rete di professionisti certificati e valutati dagli Organismi, nei confronti dei quali Accredia verifica competenza, imparzialità e indipendenza”.
Fonte: UNI