È rinomato quanto sia importante per un prodotto tipico poter apporre la sigla D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) a garanzia non solo di qualità ma anche di provenienza geografica.
Nel caso dei formaggi e in particolare di quelli italiani è subito chiaro quanto sia qualificante poter proporre sul mercato un prodotto che riporti il luogo di provenienza. Risulta quindi molto vantaggioso poter utilizzare dei metodi oggettivi di laboratorio che tramite prove specifiche possano identificare anche la provenienza di un formaggio non solo le sue caratteristiche chimiche. Questa opportunità ci è offerta dalla norma UNI 11692. Elaborato dalla commissione “Agroalimentare” questo documento descrive un metodo per l’analisi, dei rapporti tra isotopi stabili di idrogeno (H), carbonio (C), Azoto (N) e zolfo (S) mediante tecniche di Spettrometria di Massa Isotopica (IRMS).
Il metodo è stato validato utilizzando campioni di formaggi a pasta dura, ma può essere applicato anche ad altri tipi di formaggio, previa verifica del rispetto dei parametri di precisione.
Fonte: UNI