“Plattform Industrie 4.0” in Germania, “Alliance Industrie du Futur” in Francia e “Piano Industria 4.0” in Italia. Nomi differenti ma un obiettivo comune: supportare e rafforzare i processi di digitalizzazione dei propri settori manifatturieri.
Questo è il quadro che si è delineato con il meeting inaugurale dello Steering Committee della cooperazione tra Francia, Germania e Italia che si è svolto settimana scorsa a Torino.
Di fatto si è dunque avviata una cooperazione trilaterale che può avere veramente una valenza strategica per sviluppare l’industria del futuro. E questo è senz’altro un punto cruciale perché può essere un potente volano per lo sviluppo economico, tanto più per il nostro Paese se si considera che il settore manifatturiero in Italia riveste un ruolo assolutamente rilevante in termini economici e sociali. Per dare qualche numero, secondo i dati Eurostat 2014 il settore è costituito da 396.000 imprese, genera un fatturato di 867 miliardi di euro e dà lavoro a 3,6 milioni di persone. In altre parole l’Italia è il secondo Paese manifatturiero industriale in Europa.
Tre i filoni principali attraverso i quali si intende sviluppare questo sforzo di ammodernamento che vede Francia, Germania e Italia in un ruolo guida: standardizzazione e architetture di riferimento; coinvolgimento delle piccole e medie imprese e testbed; supporto alle policy.
E a questo proposito va sottolineato come UNI sia co-presidente del Gruppo di lavoro 1 sulla standardizzazione: un ruolo importante, dunque, che testimonia quanto la normazione tecnica sia riconosciuta come un fondamentale strumento di innovazione e sviluppo.
Se Industria 4.0 rappresenta una evoluzione indispensabile per le nostre imprese, la normazione è un elemento centrale di questo processo.
E UNI può e vuole dare il suo contributo.
Fonte: UNI