Con un articolo pubblicato su agendadigitale.eu, ACCREDIA ha risposto alle osservazioni sollevate da parte delle associazioni che raggruppano gli operatori della “conservazione a norma” nei settori vigilati da AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, per fare chiarezza sui ruoli e sugli intenti del processo di valutazione della conformità degli operatori.
A seguito del nuovo CAD – Codice dell’Amministrazione Digitale (D. Lgs n. 82 del 2005 e smi) AgID ha infatti sospeso, a decorrere dal 14 settembre 2016, l’accreditamento “pubblico” dei soggetti che svolgono l’attività di conservazione dei documenti informatici, stabilendo per coloro che fanno ne fanno richiesta, l’obbligo della valutazione della conformità rilasciata da un Organismo di certificazione accreditato da ACCREDIA.
ACCREDIA sta collaborando con AgID per ridurre al minimo il disagio legato a tale sospensione, che si inserisce nelle more dell’avvio della nuova disciplina, il cui obiettivo è garantire al mercato la qualità e l’affidabilità delle attività di conservazione dei documenti informatici ai sensi del CAD. In questo processo ACCREDIA si inserisce come supporto alla Pubblica Amministrazione nell’interpretazione e applicazione delle regole di accreditamento indicate dal legislatore per disciplinare e vigilare il mercato, in armonia con tutte le altre norme cogenti esistenti a livello comunitario.
In questo settore specifico, la Convenzione, sottoscritta il 21 luglio scorso tra ACCREDIA e AgID, ha previsto che la certificazione dei “conservatori a norma” deve essere rilasciata da Organismi verificati dall’Ente di accreditamento e accreditati in base agli standard tecnici internazionali applicabili, oltre che alle specifiche regole e provvedimenti definiti insieme ad AgID. A loro volta gli operatori certificati dagli Organismi accreditati da ACCREDIA devono richiedere l’accreditamento pubblico ad AgID – che rimane il responsabile finale della loro qualifica e dell’attività istituzionale di vigilanza che ne deriva.
In tale ambito, come in altri, ACCREDIA non opera di propria iniziativa nell’elaborazione di norme o schemi di accreditamento, ma applica quelle definite o validate da altre parti interessate, in questo caso da AgID, con cui sono state concordate le regole di accreditamento degli Organismi e di certificazione dei conservatori a norma, diffuse con apposita circolare ACCREDIA DC N° 5/2017.