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Linea guida utilizzo delle mascherine in aziende non sanitarie

Quando è necessario che l’azienda doti il personale di mascherina?

L’azienda deve dotare il lavoratore di mascherina:

  • qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative;
  • Qualora il lavoratore sviluppi sintomi quali tosse o starnuti durante la permanenza in azienda (in caso di febbre consigliare al lavoratore di stare a casa);
  • In caso di assistenza in azienda a persone con sospetta infezione.

Si evidenzia che l’utilizzo delle mascherine deve essere associato sempre all’utilizzo altri dispositivi di protezione, quali almeno guanti monouso ed occhiali, oltre alle norme igieniche relative al lavaggio delle mani e alla sanificazione delle superfici di lavoro.

Quale mascherina utilizzare?

chirurgica

Mascherina chirurgica

valvola

Mascherina FFP2/FFP3 con valvola di espirazione

senza valvola

Mascherina FFP2/FFP3 senza valvola di espirazione

– Questa mascherina deve essere indossata da tutti i lavoratori in azienda presunti sani nel caso in cui non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro

– Qualora invece la distanza sia superiore al metro il lavoratore può lavorare senza indossare la mascherina: gli sarà fornita qualora si sviluppino sintomi quali febbre, tosse o starnuti durante la permanenza in azienda

– Accesso alle aree comuni (es. spogliatoi, mensa, corridoi ecc)

– Nel caso in cui non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro

– In caso di assistenza a persone potenzialmente contagiate che hanno manifestato sintomi mentre erano in azienda l’addetto alla squadra di primo soccorso indosserà questa maschera mentre il lavoratore potenzialmente contagiato indosserà almeno la mascherina chirurgica e sarà invitato a raggiungere un locale di isolamento come previsto al punto 11 del Protocollo Condiviso del 14 marzo 2020.

 

NOTA: Qualora l’azienda decida di dotare tutti i lavoratori di mascherine FFP2/FFP3 con valvola di espirazione (nelle more della loro disponibilità sul mercato) e quindi un lavoratore infetto indossi una mascherina di tale tipo, potrebbe verificarsi la dispersione dell’agente patogeno attraverso la valvola, non essendo garantita la filtrazione dell’aria in uscita.

La dotazione e l’utilizzo dello stesso tipo da parte degli altri lavoratori, però, garantisce la protezione degli stessi, pertanto l’addetto al primo soccorso resterà protetto.

– Nel caso in cui non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro

– In caso di assistenza a persone potenzialmente contagiate che hanno manifestato sintomi mentre erano in azienda l’addetto alla squadra di primo soccorso indosserà questa maschera mentre il lavoratore potenzialmente contagiato indosserà almeno la mascherina chirurgica e sarà invitato a raggiungere un locale di isolamento come previsto al punto 11 del Protocollo Condiviso del 14 marzo 2020.

 

NOTA: Qualora l’azienda decida di dotare tutti i lavoratori di mascherine FFP2/FFP3 senza valvola di espirazione (nelle more della loro disponibilità sul mercato) e quindi un lavoratore infetto indossi una mascherina di tale tipo è significativamente ridotta la dispersione dell’agente patogeno essendo presente la filtrazione dell’aria in uscita.

La dotazione e l’utilizzo dello stesso tipo da parte degli altri lavoratori, garantisce comunque la protezione degli stessi, pertanto l’addetto al primo soccorso resterà protetto.

L’azienda può dare in dotazione mascherine non marcate CE?

Data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, l’azienda potrà utilizzare mascherine prive della marcatura CE, la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità sanitaria (Art. 15 del Decreto Cura Italia).

 

Mascherina chirurgica

chirurgica

Mascherina FFP2/FFP3 con/senza valvola di espirazione

senza valvolavalvola

Il costruttore produce un’autocertificazione in cui sotto la propria esclusiva responsabilità dichiara la conformità del prodotto alla normativa vigente e la invia all’ISS. Solo dopo parere positivo l’azienda può procedere alla produzione. Il costruttore produce un’autocertificazione in cui sotto la propria esclusiva responsabilità dichiara la conformità del prodotto alla normativa vigente e la invia all’INAIL. Solo dopo parere positivo l’azienda può procedere alla produzione.

 

Le mascherine chirurgiche sono da considerarsi DPI?

Come indicato dal decreto Cura-Italia, le mascherine sono da intendersi dispositivi di protezione individuale (DPI), di cui all’articolo 74, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81. Pertanto, il datore di lavoro dovrà:

  • fornire informazioni comprensibili al lavoratore sulle corrette modalità di utilizzo;
  • assicurare adeguata formazione e addestramento sull’utilizzo.
  • richiedere al Medico Competente, per le maschere FFP2/FFP3, di valutare l’idoneità all’uso per i lavoratori che presentano problematiche respiratorie pregresse (punto 12 Protocollo Condiviso 14 marzo 2020).

Ogni quanto è necessario sostituire le mascherine?

Mascherina chirurgica

 

chirurgica

Mascherina FFP2/FFP3 con/senza valvola di espirazione

 

senza valvolavalvola

– Alla fine del turno di lavoro;

– Non appena risulta umida.

Nel caso di uso in condizioni di lavoro ordinario:

– se la mascherina riporta la sigla NR (non riutilizzabile) al termine del turno di lavoro;

– se la mascherina riporta la sigla R (riutilizzabile), secondo le indicazioni del costruttore (generalmente ogni 4-5 turni di lavoro consecutivi)

 

In ogni caso, qualsiasi tipo di mascherina, dovrà essere sostituita:

– se è visibilmente contaminato con sangue, secrezioni nasali o respiratorie o fluidi corporei;

– se presenta evidenti danni o che non consentono la corretta respirazione dell’operatore;

– nel caso di utilizzo per la gestione di un lavoratore potenzialmente infetto.

È possibile riutilizzare mascherine FFP2/FFP3 indicate come monouso?

Vista la carenza nell’approvvigionamento, sia le mascherine chirurgiche che quelle FFP2/FFP3 (nel caso l’adozione delle mascherine FFP2/ FFP3 è dovuto esclusivamente alla prevenzione del contagio da Sars-Cov–2 ed il ciclo produttivo non è caratterizzato dalla presenza di polveri), è possibile valutare il riutilizzo dei dispositivi di protezione, previa sanitizzazione degli stessi.

Il prodotto da impiegare per la sanitizzazione è costituito da una soluzione idroalcolica al 70% (Alcool a 70°) in erogatore spray ecologico o altro dispenser idoneo a permettere una spruzzatura uniforme della soluzione su tutta la superficie, compreso gli elastici, ma senza eccedere nella bagnatura. Dopo l’asciugatura riporre la mascherina in una busta di plastica fino al nuovo uso.

Per le modalità di dettaglio si rimanda all’istruzione operativa resa disponibile dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze.

Come devono essere smaltite le mascherine?

Le mascherine dovranno essere smaltite con differenti codici CER a seconda del tipo di utenza e delle modalità di utilizzo delle mascherine:

Utenze produttive i cui rifiuti non sono assimilati agli urbani utenze produttive i cui rifiuti sono assimilati agli urbani (anche a seguito di specifiche ordinanze regionali)
CER 15 02 03

Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02

CER 18 01 03*

Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni

CER 20 03 01

Rifiuti urbani non differenziati

Utilizzo durante il normale svolgimento delle attività lavorative da parte di lavoratori presunti sani (salvo eventuale presenza di sostanze pericolose in ambiente di lavoro). In caso di:

– assistenza a persone potenzialmente contagiate che hanno manifestato sintomi mentre erano in azienda;

– utilizzo da parte di lavoratore che ha sviluppato sintomi quali febbre, tosse o starnuti durante la permanenza in azienda

Utilizzo durante il normale svolgimento delle attività lavorative da parte di lavoratori presunti sani.

In caso di:

– assistenza a persone potenzialmente contagiate che hanno manifestato sintomi mentre erano in azienda;

– utilizzo da parte di lavoratore che ha sviluppato sintomi quali febbre, tosse o starnuti durante la permanenza in azienda

 

Riferimenti

Per la redazione della seguente linea guida è stato fatto riferimento al:

  • DECRETO-LEGGE 2 marzo 2020, n. 9 Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19
  • DPCM 11/03/2020
  • Decreto Cura Italia – D.L. 17 marzo 2020, n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”
  • Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro – 14 marzo 2020
  • Circolare del Ministero della Salute DGDMF/15540/P/13/03/2020: Mascherine in TNT – Circolare informativa emergenza epidemiologica da COVID-19
  • Corona Virus Disease – anno 2019, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO)
  • Regolamento (UE) 2017/745 relativo ai dispositivi medici
  • UNI EN 14683:2019 Maschere facciali ad uso medico – Requisiti e metodi di prova
  • Lgs 9 aprile 2008 n. 81, Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e s.m.i..
  • Regolamento (UE) 425/2016 sui dispositivi di protezione individuale
  • UNI EN 149:2009 Dispositivi di protezione delle vie respiratorie – Semimaschere filtranti antipolvere – Requisiti, prove, marcatura
  • COVID-19 – Chiarimenti sull’uso di mascherine medico-chirurgiche e dispositivi di protezione individuale (AIDII)
  • Istruzioni d’uso per la sanitizzazione delle mascherine monouso di protezione individuale in emergenza DA COVID 19 (Agenzia Industrie Difesa – Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze)
  • I RIFIUTI COSTITUITI DA DPI USATI – Rapporto ISPRA – versione maggio 2020
  • Rapporto ISS COVID-19 n. 26/2020 – Indicazioni ad interim sulla gestione e smaltimento di mascherine e guanti monouso provenienti da utilizzo domestico e non domestico. Versione del 18 maggio 2020

 

Redazione a cura del Comitato Nazionale AICQ Salute e Sicurezza

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