La revisione della norma ISO 22000 relativa ai sistemi di gestione per la sicurezza alimentare ha raggiunto la fase di Draft International Standard (DIS): una nuova struttura di base ed elementi chiave riconosciuti andranno a garantire la sicurezza in ogni fase della catena alimentare.
La revisione approfondita della ISO 22000 intende integrare i problemi più recenti legati alla sicurezza alimentare al fine di adeguarsi all’attuale panorama del settore. Il gruppo di lavoro coinvolto nel processo di revisione (ISO/TC 34/SC 17/WG 8) ha affrontato diversi concetti complessi: gli esperti si sono incontrati più volte nel corso del 2016 rielaborando 1.800 commenti raccolti sul testo del nuovo progetto di norma, commenti ricevuti da differenti stakeholder nel mondo in rappresentanza di un ampio ventaglio di posizioni. I lavori proseguono ora con la traduzione dei concetti rivisti all’interno della norma e con la stesura di indicazioni chiare e concise agli utenti, in modo da facilitare la comprensione e l’implementazione della nuova ISO 22000 a tutte le organizzazioni, in ogni aspetto della catena alimentare.
La nuova versione conterrà sia piccole modifiche – introdotte per migliorare la leggibilità e la chiarezza del testo – sia modifiche strutturali importanti. I principali cambiamenti:
- l’applicazione della nuova High-Level Structure (HLS) dell’ISO, il quadro comune a tutte le norme sui sistemi di gestione che facilita le aziende a integrare più sistemi;
- una nuova comprensione della nozione di “rischio”, concetto vitale per le imprese del settore alimentare. La norma opererà una distinzione tra il rischio a livello operativo (attraverso il metodo HACCP-Hazard Analysis Critical Control Point) e il rischio a livello strategico del sistema di gestione (rischio d’impresa), con la sua capacità di cogliere le opportunità al fine di raggiungere specifici obiettivi;
- la distinzione tra due cicli PDCA (Plan-Do-Check-Act) separati operanti uno dentro l’altro.
La pubblicazione della versione aggiornata della ISO 22000 è prevista entro il giugno 2018.
Fonte: UNI