Vivere la Sicurezza
L’evoluzione del personale da spettatore ad attore del contesto organizzativo
SSL e Risorse Umane:
Un debito giuridico, un onere nel conto economico o un elemento di competitività?
Intervento di Riccardo Bianconi – ispettore Accredia
al V Convegno Nazionale Salute e Sicurezza Aicq – 10 giugno 2015
All’interno di una struttura aziendale ogni fattore produttivo ha un costo, è risaputo e anche evidente. Normalmente, però, non si considera la capacità “generativa di idee e ricchezza” delle Risorse Umane, impedita da una visione “costo-centrica”.
Talora l’acquisto di una macchina operatrice viene visto come un evento da festeggiare, mentre l’assunzione a tempo indeterminato di nuove Risorse Umane è visto solo come un aggravio dei costi fissi, con il conseguente riflesso sulla cosiddetta Leva Operativa.
Quanto citato da importanti studiosi:
- La valorizzazione delle idee (Schumpter);
- La generatività del pensiero umano (Chomsky);
- La capacità di creare mappe del territorio diverse per ricchezza e complessità (Korzybski);
dovrebbe indurre a un ripensamento profondo nel rapporto tra azienda e Risorse Umane ed alla modalità di valorizzazione (anche a livello di bilancio) di questo “asset intangibile” quale è la conoscenza posseduta dalla organizzazione per il tramite delle persone, la capacità di generare e trasformare e adattare la conoscenza.
Pensiamo a quanto ciò sia importante nell’educazione alla Salute e Sicurezza sul Lavoro: tramite la motivazione si possono attivare i processi cognitivi che portano al cambiamento dei comportamenti, anzi della auto-consapevolezza del comportamento sicuro, tramite la creazione di “significati personali” legati ai comportamenti, che inducano ad adottare costantemente comportamenti prudenti.
Operare sui significati personali è un elemento fondamentale, per garantire che l’adulto che “apprende” la sicurezza lo faccia in modo consapevole e motivato. Si tratta del rinforzo al comportamento più significativo, dato che trasforma un elemento di conoscenza esterno in cultura propria e viva.
Da tali studi e parallelamente allo sviluppo del pensiero sociologico sulla motivazione delle Risorse Umane (Relazioni Umane), negli anni ’50 è nata una forma di Psicologia innovativa (anche se maieutica), che risulta adatta all’educazione e alla valorizzazione delle Risorse Umane: la cosiddetta Psicologia Umanistica.
Questa scuola pone al centro dell’attenzione la Risorsa Umana, indicando la strada per aiutare l’individuo nella valorizzazione delle proprie potenzialità (empowerment), ma anche a superare le difficoltà incontrate e percepite dai singoli, nel loro percorso di vita.